Negli anni Settanta, mentre si trovava nel suo percorso di studi all’Antioch University New England, il futurologo Jerome C. Glenn concepì un innovativo metodo per organizzare il pensiero e riflettere sul futuro: la futures wheel. Questo strumento rappresenta una forma di brainstorming strutturato, organizzata in una mappa visiva che consente di esplorare le conseguenze future, sia dirette che indirette, di un determinato cambiamento o sviluppo.
Il concetto centrale della futures wheel è semplice: al centro della ruota si inserisce il punto di partenza. Questo può assumere diverse forme: una domanda che ci poniamo, una decisione personale, un fenomeno sociale che sta appena emergendo, un evento in corso o un nuovo settore da esplorare. Ad esempio, partiamo dalla domanda:
“Cosa potrei fare questo fine settimana?”
Da qui, si posizionano le conseguenze di primo ordine, ossia le possibilità più immediate che derivano da una decisione a breve termine. Potremmo considerare sviluppi come andare in montagna, trascorrere del tempo al mare, oppure restare a casa.
Successivamente, per ogni conseguenza di primo ordine, si possono delineare gli effetti successivi, continuando a espandere la ruota. Per esempio, se scegliamo di rimanere a casa, potremmo decidere di leggere un libro, recuperare una serie TV o cimentarci in una nuova ricetta in cucina. È interessante notare come le conseguenze di primo, secondo o terzo ordine possano essere concatenate e bidirezionali. In questo modo, ci troviamo a delineare i tre orizzonti temporali:
Now, Near e Next.
Il modello delle tre N
Immaginiamo di essere seduti su un masso in riva al mare, con lo sguardo rivolto verso l’orizzonte. Tutto ciò che riusciamo a percepire da questa posizione rappresenta il nostro “futuro presente”, ossia il più prevedibile in questo momento. Per esempio, potremmo pensare a come stiamo per terminare il nostro lavoro e, tra un paio d’ore, ci dirigeremo verso un ristorante che abbiamo prenotato una settimana fa.
Ora, prendiamo un materassino gonfiabile e allontaniamoci idealmente da questa posizione, immergendoci nella visualizzazione di quell’orizzonte. Osserviamo di nuovo: siamo nel nostro “futuro vicino”. Dopo la cena, immaginiamo di incontrare la nostra migliore amica per un cocktail prima di tornare a casa.
Infine, cerchiamo di allungarci verso quel secondo orizzonte, il nostro “futuro prossimo”: una volta tornati a casa, dovremo ricordarci di non impostare la sveglia, visto che domani sarà sabato e non avremo impegni di lavoro.
In inglese, questi tre orizzonti sono ribattezzati Now, Near e Next, appunto. Il metodo delle 3N è uno degli strumenti più comuni utilizzati da chi si occupa di futuri per collegare ciò che sta accadendo oggi a una gamma di possibilità strategiche per domani. Si tratta di una relazione causa-effetto che ci invita a costruire, passo dopo passo, una visione chiara di cosa ci attende.
Un esempio su un caso reale
Un tema affascinante da esplorare riguarda l’alimentazione sostenibile: mangiare insetti è ancora un concetto che, nel contesto culturale italiano, ci sembra molto distante. Ne avevamo parlato qui su BUNS recentemente. Tuttavia, guardando all’orizzonte più vicino, questa percezione inizia a cambiare. La Food and Agriculture Organization (FAO) delle Nazioni Unite ha identificato diversi tipi di insetti, come grilli, insetti stecco, cicale, termiti, vermi della farina e cavallette, descrivendoli come “fonti altamente nutritive”, ricchi di proteine complete, grassi insaturi, fibre alimentari, vitamine e minerali essenziali.
La farina di grilli, ad esempio, è tra le più utilizzate nelle preparazioni culinarie a base di insetti. Sui social e sui blog si possono trovare decine di ricette creative, che spaziano dalle tagliatelle al tiramisù; alcuni chef si stanno schierando tra i più appassionati sostenitori di questa nuova frontiera gastronomica. Il cosiddetto “cibo del futuro” è stato persino protagonista nell’ultima edizione di Masterchef Italia, dimostrando come la curiosità verso questo tema stia crescendo.
Se ci spostassimo sul secondo orizzonte, potremmo immaginare un futuro in cui gli allevamenti di insetti diventino una realtà diffusa in tutta Italia, accompagnati da innovazioni come bilance di precisione appositamente progettate per cucinarli. Sul terzo orizzonte, invece, potremmo assistere a una vera e propria evoluzione nei metodi di produzione, con l’emergere di sistemi di riproduzione artificiale per gli insetti, ma anche la possibilità di affrontare rischi legati alla proliferazione di agenti patogeni.
Come costruire la Futures Wheel
Ecco una futures wheel per il tema dell’alimentazione a base di insetti. Al centro della ruota metteremo: “Adozione di Insetti nella Dieta”. Da qui aggiungiamo le conseguenze di primo, secondo e terzo ordine.
Primo Ordine, ovvero le conseguenze dirette:
Nuove fonti di proteine sostenibili: la dieta a base di insetti riduce l’impatto ambientale rispetto alle proteine animali tradizionali.
Sviluppo di allevamenti di insetti: aumentano le aziende agricole specializzate e impianti per la produzione di insetti commestibili.
Nuovi prodotti alimentari: nascono alimenti e ingredienti a base di insetti, come farina di grilli, barrette proteiche, snack e pasta.
Normative e regolamenti alimentari: subentra un adattamento delle normative europee e nazionali per regolamentare la produzione, distribuzione e vendita di prodotti a base di insetti.
Curiosità e resistenza culturale: crescono interesse e resistenze nei consumatori, con una reazione mista tra curiosità, entusiasmo e scetticismo.
Secondo Ordine, ovvero gli effetti indiretti:
Riduzione delle emissioni di gas serra: con l’aumento della produzione di insetti, il settore della carne può ridurre la produzione, con un impatto positivo sull’ambiente.
Diversificazione del mercato agroalimentare: arrivano nuove opportunità economiche per piccole imprese e aziende alimentari innovative che puntano sull’alimentazione a base di insetti.
Cambio nelle abitudini alimentari: i consumatori iniziano a inserire nuovi alimenti nel loro regime alimentare quotidiano, aprendo le porte a una dieta più variata e sostenibile.
Sviluppo di corsi di cucina e ricette a base di insetti: si moltiplicano contenuti, libri di cucina e corsi specifici per insegnare a cucinare piatti a base di insetti.
Campagne di educazione e sensibilizzazione: le istituzioni e le ONG avviano programmi di informazione sull’impatto positivo dell’alimentazione sostenibile.
Terzo Ordine, ovvero gli effetti a lungo termine:
Riduzione della dipendenza da carne tradizionale: l’alimentazione a base di insetti potrebbe contribuire a una riduzione duratura del consumo di carne, con impatti positivi sull’ambiente.
Nuove tecnologie di produzione: c’è uno sviluppo di tecnologie avanzate per ottimizzare la produzione di insetti e renderla ancora più efficiente e scalabile.
Possibili rischi sanitari e patogeni: emergono nuovi studi e protocolli per monitorare la sicurezza della produzione e prevenire eventuali contaminazioni.
Normative globali per la sicurezza alimentare: si adottano regolamenti internazionali per standardizzare e garantire la sicurezza alimentare nell’industria degli insetti.
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Attraverso la futures wheel, quindi, possiamo non solo esplorare le conseguenze immediate delle nostre decisioni, ma anche proiettare la nostra immaginazione verso futuri possibili, aprendo così la strada a discussioni importanti e a un pensiero critico sulle direzioni che possiamo intraprendere.