Scuro Chiaro

Il termine “scenario”, così tanto usato nei Futures Studies, ha origine dal mondo del teatro e del cinema, dove indica l’ambientazione o il contesto in cui si svolgono gli eventi della storia. Questo termine non si limita a descrivere lo spazio fisico, ma comprende il luogo, il tempo, le condizioni sociali, culturali, economiche e ambientali che influenzano la narrazione. Creare scenari significa offrire una cornice dettagliata per avvolgere il pubblico in un’atmosfera e rendere la storia più immersiva.

Quando pensiamo al futuro e ci apprestiamo a creare scenari, dobbiamo diventare un po’ come sceneggiatori, registi e attori allo stesso tempo. Questo significa sospendere il nostro giudizio su cosa il mondo è oggi e aprirci a immaginare cosa potrebbe diventare, anche se ciò potrebbe divergere dalle nostre preferenze personali. In pratica, si tratta di usare la nostra immaginazione per proiettarci verso il futuro e cercare di rispondere a domande come: che aspetto avrà quel domani? Quali sensazioni o esperienze potrà offrire? Questa pratica è comune non solo tra drammaturghi e scrittori, ma anche tra urbanisti, game designer e chiunque si occupi di immaginare e pianificare il futuro.

Quando esploriamo i futuri possibili, si parla di “futuri plurali”. In altre parole, non esiste un solo futuro predefinito, ma molteplici percorsi che il futuro potrebbe seguire. Per convenzione, parliamo di cinque scenari principali:

Scenario in continuità

Il futuro è simile al presente, con piccole variazioni. Le tendenze attuali continuano senza grandi cambiamenti o sconvolgimenti. È il futuro più prevedibile.

Esempio: “L’Italia nel 2050 potrebbe continuare a essere un Paese con una solida industria turistica, mantenendo un certo equilibrio tra tradizione e innovazione, con una popolazione stabile e un’economia ancora fortemente legata al settore manifatturiero.

Scenario di miglioramento

Il futuro diventa migliore rispetto al presente, con progresso tecnologico, economico e sociale. Si realizza una visione ottimistica del domani.

Esempio: “Nel 2050, l’Italia potrebbe diventare leader mondiale nel campo delle energie rinnovabili, riducendo drasticamente le emissioni di CO2 e creando una società più equa, con l’eliminazione della povertà e una distribuzione più equa delle risorse.”

Scenario di peggioramento

Il futuro peggiora, con l’aggravarsi dei problemi attuali. Questo scenario immagina conflitti, disastri naturali o economici, e crisi sociali.

Esempio: “Nel 2050, l’Italia potrebbe affrontare gravi crisi ambientali dovute ai cambiamenti climatici, con città costiere sommerse dall’innalzamento del mare e un aumento dell’emigrazione, mentre l’economia fatica a riprendersi da recessioni globali.”

Scenario trasversale

Il futuro non è semplicemente migliore o peggiore, ma complesso e variegato, con sfide e opportunità che si intrecciano. Questo scenario presenta luci e ombre, un mix di innovazioni e difficoltà.

Esempio: “L’Italia nel 2050 potrebbe avere avanzamenti tecnologici che migliorano la qualità della vita in molte aree, ma allo stesso tempo una crescente disuguaglianza sociale tra le diverse regioni del Paese, con alcune zone che prosperano e altre che rimangono arretrate.”

Scenario impensabile

Questo futuro sfida il nostro senso comune e le nostre aspettative. Immagina cambiamenti così drastici e inaspettati da risultare difficili da comprendere oggi.

Esempio: “Nel 2050, l’Italia potrebbe aver abbandonato completamente la nozione di Stati nazionali, con la popolazione che si organizza in città-stato autonome, alimentate da intelligenze artificiali che governano l’energia, l’economia e la vita quotidiana, eliminando la necessità di governi tradizionali.”

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Le Future Personas

In ogni scenario, non esiste storia senza personaggi. Nei Futures Studies, si parla di Future Personas, ovvero profili dettagliati di individui che potrebbero vivere in quel futuro ipotetico. Questi personaggi non sono solo umani, ma possono essere anche animali, intelligenze artificiali o creature di mondi alternativi. Le Future Personas devono avere abitudini, bisogni, obiettivi e sfide che riflettono il mondo in cui vivono. Questo strumento è fondamentale non solo per la narrazione, ma anche per il design thinking, aiutando a sviluppare prodotti, servizi e esperienze che rispondano alle esigenze future.

Immaginiamo un cittadino italiano del 2050 in uno scenario di miglioramento. Sebastiano, un giovane adulto che vive in una città completamente sostenibile alimentata da energia solare e eolica. Sebastiano non possiede un’auto, poiché la mobilità è garantita da un sistema pubblico di droni e mezzi autonomi. Le sue giornate sono organizzate attraverso assistenti virtuali che gestiscono il suo lavoro da remoto e le interazioni sociali. La sfida principale per Sebastiano è l’adattamento ai cambiamenti sociali: l’idea di una carriera tradizionale è ormai superata, e deve continuamente acquisire nuove competenze per restare rilevante in un mercato del lavoro fluido e in rapida evoluzione.

In uno scenario opposto di peggioramento, la Future Persona potrebbe essere Azzurra, una madre single che lotta per far crescere i suoi figli in un mondo segnato dalla scarsità di risorse e frequenti disastri ambientali. Azzurra vive in una periferia colpita dalla disoccupazione e dall’instabilità politica, dove la sua principale preoccupazione è sopravvivere e garantire un futuro ai suoi figli in una società che sembra ormai al collasso.

La creazione di scenari per il futuro – e delle personas che li abitano – richiede un approccio strutturato che coinvolge l’immaginazione, ma anche l’analisi delle tendenze attuali e dei segnali deboli, ossia quegli indicatori di cambiamento che possono sembrare marginali oggi, ma che potrebbero diventare determinanti domani. I professionisti dei Futures Studies utilizzano una varietà di tecniche, come il backcasting – ovvero il partire da un futuro desiderato e lavorare a ritroso – e il foresight – ovvero il prevedere le possibili evoluzioni future – per costruire scenari realistici e utili. Il futuro, così come il presente, è complesso, ma creare scenari ci permette di esplorare meglio le sue molteplici possibilità e prepararci a ciò che verrà.

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