Avete mai notato che si parla sempre dei Millennial e della Gen Z (a volte timidamente degli Alpha) ma quasi mai degli X? Ovvero, di chi è nato tra il 1965 e il 1980, cresciuto tra il rock grunge dei Nirvana e le VHS, tra i suoni dei modem 56k e la prima PlayStation. Diciamocelo: la Generazione X è la più sottovalutata, la meno considerata dai media, ma anche la più resiliente e ribelle.
Mentre i Baby Boomer si godono le pensioni e i Millennial si lamentano del costo della vita, gli X stanno nel mezzo: una generazione di transizione, in bilico tra un mondo analogico e uno digitale, tra la stabilità e la precarietà, tra le vecchie regole e nuove libertà. E, finalmente, è arrivato il momento di parlarne anche qui su BUNS.
I dimenticati
La Generazione X ha vissuto il punk, il grunge, il cyberpunk e la rivoluzione dell’hip-hop. Ha reso la ribellione un fenomeno culturale senza bisogno di gridarlo ai quattro venti sui social – che, tra l’altro, non esistevano. Eppure, oggi risulta spesso dimenticata: meno pubblicità mirate, meno influencer a rappresentarla, meno attenzione da parte dei brand.
In Italia, chi ha rivoluzionato la TV commerciale negli anni Novanta? La Gen X. Chi ha portato internet nelle case con i primi PC e i modem rumorosi? La Gen X. Chi ha dato vita alle start-up prima ancora che si chiamassero così? Sempre la Gen X. Nonostante questo, le aziende tendono ancora a puntare tutto sui più giovani.
Per fortuna, qualcosa sta cambiando: serie TV cult come Stranger Things e il revival della moda anni ‘90 dimostrano che il contributo culturale della Gen X è ancora forte. E le aziende stanno iniziando a capirlo, anche se con un po’ di ritardo.
Le nuove regole dell’amore
L’amore è cambiato – ed è anche il titolo del libro di Annalisa Ambrosio appena uscito per Einaudi. Un tempo si pensava che dopo i 40 bisognasse mettere da parte certe ambizioni e smettere di divertirsi. Oggi l’amore, il desiderio e la vita di coppia non hanno più una scadenza.
Le statistiche parlano chiaro: in Italia, i matrimoni tra over 50 sono in crescita, mentre nelle altre fasce d’età calano. Sempre più esponenti della Generazione X stanno esplorando il dating online. Se un tempo le app di incontri erano dominate dai più giovani, oggi Tinder, Bumble e Meetic vedono un incremento di utenti di mezza età.
Anche il cinema e la televisione stanno iniziando a rappresentare storie d’amore mature senza cadere nei soliti stereotipi. Basta vedere Nicole Kidman in Babygirl o i nuovi film italiani che esplorano il romanticismo dopo i 50 con leggerezza e ironia.
Il miraggio della pensione
Per molti esponenti della Gen X, la pensione è ancora lontana e tutt’altro che dorata. Questa generazione è la prima a vivere il passaggio dai vecchi sistemi pensionistici garantiti a modelli contributivi più incerti. In Italia, più della metà della Gen X teme di non avere abbastanza risorse per una vecchiaia serena.
Tuttavia, la capacità di reinventarsi è una delle qualità distintive di questa generazione. Molti stanno già esplorando nuove carriere, il lavoro freelance e il downshifting, ovvero la scelta di uno stile di vita meno stressante e più focalizzato sul benessere. Ripartire da zero non è mai stato un problema per questa generazione, anzi, rappresenta una sfida naturale.
Il mondo del lavoro
Mentre si parla spesso dei Millennial e della Gen Z come rivoluzionari del mondo del lavoro, la verità è che la Gen X è ancora il motore delle aziende.
Oggi questa generazione occupa la maggior parte delle posizioni manageriali e dirigenziali. Ha vissuto il passaggio dall’ufficio con il fax allo smart working, si è adattata all’intelligenza artificiale e alla digitalizzazione senza perdere il proprio valore. Tuttavia, il rischio di essere messi da parte per far spazio ai più giovani è reale.
Ecco perché in molti stanno investendo in nuove competenze, frequentando corsi di aggiornamento e accettando nuove sfide. Il concetto di carriera a vita è ormai superato, e la Gen X lo sa meglio di chiunque altro.
La cultura pop
Dalla musica alla moda, dal cinema alla pubblicità, l’estetica della Gen X sta tornando alla grande. La nostalgia per gli anni ‘80 e ‘90 è ovunque: il ritorno dei vinili, i remake di film cult, le band che si riuniscono (qualcuno ha detto Oasis?).
Anche sui social, questa generazione sta facendo sentire la propria voce. Pur non essendo nativi digitali, gli X sono oggi tra gli utenti più attivi su Facebook, Instagram e persino TikTok. Tuttavia, solo il 5% del budget per il marketing degli influencer è destinato a questa fascia d’età, nonostante rappresenti uno dei segmenti di consumo più fedeli e con maggiore capacità di spesa.
Ma il cambiamento è in atto: sempre più influencer over 40 stanno conquistando il web e la moda sta finalmente includendo corpi e volti maturi in modo più autentico. La Gen X non ha bisogno di chiedere il permesso per essere rilevante, lo è già.